La manifestazione ripropone l’allestimento di un mercato del XIV secolo per rievocare gli antichi scambi commerciali di lane, stoffe di Fiandra, bestiame tra Venezia e il Nord Europa, attraverso il guado di Lovadina.

L’Archivio di Elena Bassi è custodito presso l'Accademia di Belle arti di Venezia prestigioso istituto di formazione di cui la studiosa è stata direttrice.

Le carte di Elisa Salerno sono conservate dalla Associazione Centro documentazione e studi Presenza Donna di Vicenza.

L’archivio è conservato presso villa Hériot, nella sede dell’Associazione rEsistenze Memoria e storia delle donne in Veneto, nell’isola della Giudecca.

Maria Fioroni (1887 – 1970) rappresenta una figura di spicco nel panorama culturale veronese del Novecento.

Nel 1971 gli eredi concedono in custodia permanente alla Biblioteca civica di Schio l'archivio personale della poetessa, assieme a molti altri cimeli quali mobili, disegni e quadri.

Il fondo di Tina Merlin è custodito a Belluno presso l’Associazione culturale Tina Merlin istituita per diffondere e valorizzarne la memoria e le opere.

Sotto il sagrato del Duomo di Feltre si sviluppa un'area archeologica di circa 1000 mq, frutto di campagne di scavo e restauri condotti dalla Soprintendenza Archeologica per il Veneto a partire dagli anni '70.

A Mel è localizzato un importante sito dell'età del ferro, sorto a partire dall' VIII sec. a.C. in posizione strategica a controllo del medio corso del fiume Piave.

La presenza di un antico luogo di culto e l'uso terapeutico delle acque sgorganti dalle sorgenti di Làgole da almeno 2500 anni è stata dimostrata grazie al ritrovamento di una stipe votiva di origine paleoveneta e altri reperti bronzei ritrovati a  poche decine metri dal Laghetto delle Tose. I reperti sono ora custoditi al Museo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore. 

All’origine della Biblioteca Pinali Antica fu il lascito di Vincenzo Pinali, docente di clinica medica dal 1857 al 1875, finalizzato all’acquisto di libri e strumenti clinici per gli studenti.

Nato come antico mulino con una ciminiera nel cortile interno, il palazzo dapprima venne trasformato in pastificio e panificio.