MUSEO DI ARCHEOLOGIA E SCIENZE NATURALI "GIUSEPPE ZANNATO"

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The Museum acts as centre of the Agno-Chiampo Network. It displays an interesting selection of the archaeological and natural history of the area.
In the archaeological section we find exhibits from the Neolithic, Bronze and Iron ages (including ancient Venetians and Celts) as well as from the Roman and Lombard periods. The natural history section displays minerals and gems of the Vicenza territory, a rich collection of fossil crustaceans and other paleontological findings, including the "fossil forest" of Castelgomberto. The Museum has a remarkable production of scientific research and a lively educational activity.
 

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Il Museo, centro espositivo e di coordinamento del Sistema Museale dell'Agno-Chiampo, presenta una selezione significativa di reperti archeologici e naturalistici del territorio del Sistema.
La sezione archeologica si articola in cinque sale. Nella sala A, dedicata alla preistoria, sono esposti i materiali più antichi finora rinvenuti nel territorio del Sistema Museale: manufatti in selce del Neolitico e dell’età del bronzo, una lama di pugnale in rame da una tomba del Bronzo antico da Montecchio Maggiore e materiali di abitato dell’età del bronzo recente e finale da Montecchio Maggiore e Castelgomberto.
La sala B è dedicata agli abitati d’altura dell’età del ferro. Da Trissino provengono vasellame e strumenti che testimoniano la vivace vita economica del villaggio; la documentazione archeologica relativa a Montecchio Maggiore comprende, oltre ai materiali di abitato, depositi rituali con ricche offerte e una laminetta votiva con figura di guerriero a stampo.
La sala C ospita corredi di tombe celtiche di Montebello Vicentino, con ganci di cintura traforati e armi e reperti del periodo della romanizzazione da Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore, località entrambe interessate dal passaggio della via Postumia.
La sala D accoglie le testimonianze di età romana: materiali da insediamenti rustici che documentano la vita quotidiana e le attività domestiche e produttive, due monumenti epigrafici da Montecchio Maggiore e da Costo di Arzignano e i corredi funerari della necropoli tardo romana di Carpane di Montecchio Maggiore. Infine, una tomba del V secolo d.C. di Cava Poscola, appartenente a un cavaliere germanico-orientale al servizio dell’impero romano, sepolto con le armi e una parte del suo cavallo.
La sala E accoglie i ritrovamenti di età longobarda: corredi tombali maschili e femminili da Montecchio Maggiore, S. Urbano, Arzignano e Castelgomberto, con begli esemplari di armi, elementi di cintura decorati ad agemina, pettini e armille.
La sezione naturalistica è strutturata nel modo seguente:
Sala 1: gemme del vicentino. Esposizione di molti campioni del territorio e illustrazione delle varie fasi del processo di lavorazione che porta dal minerale grezzo alla gemma.
Sala 2: minerali del vicentino. Vengono esposti gli esemplari più significativi della collezione in base alle rocce in cui abitualmente si trovano: magmatiche, sedimentarie, metamorfiche.
Sala 3: crostacei fossili internazionali. Con campioni dal famoso giacimento tedesco di Solnhofen, dal continente Americano e dall’Oceania, dal Libano e varie località europee.
Sala corridoio: crostacei fossili italiani. Campioni provenienti da varie regioni italiane: Friuli, Sardegna, Toscana ecc.
Sala 4: crostacei fossili del Veneto. Circa 100 pezzi raccolti e preparati dai collaboratori del Museo. Spesso conservano la struttura tridimensionale originaria. Scultura sulla stratigrafia della media valle del Chiampo con evidenziati i livelli a granchi.
Sala 5: geologia delle valli dell’Agno e del Chiampo. Viene ripercorsa la storia geologica del territorio, mostrandone i fossili più significativi. Al centro della sala viene esposta la ‘foresta fossile’ oligocenica rinvenuta a Castelgomberto durante scavi effettuati dal Museo nel 2004.
Sala corridoio: vetrina dedicata a Giovanni Meneguzzo, straordinaria guida geologica montecchiana.
Sala 6: Monte Nero. Vengono qui esposti vari aspetti di questo rilievo: geologia, botanica e zoologia. Un plastico aiuta a visualizzare le peculiarità del luogo, noto fine dal 1700 per la presenza di zeoliti.

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MUSEO DI ARCHEOLOGIA E SCIENZE NATURALI "GIUSEPPE ZANNATO" 
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